Il tecnico biancoceleste continua a chiedere a gran voce l’arrivo del pupillo: cambia tutto sul fronte offensivo della Lazio
10 gol fatti in 6 partite. Che non sarebbe nemmeno troppo male come valore assoluto se si trascura il fatto che 7 di queste segnature siano arrivate in sole 3 partite: nella goleada contro il Verona alla seconda giornata di campionato (4), nella convincente affermazione corsara post-Derby (la vittoria per 0-3 a Marassi contro il Genoa) e nel rocambolesco pareggio interno col Torino nell’ultima di Serie A.

Tradotto in termini concreti, nella metà delle gare di campionato la Lazio non è andata a segno: ogni qualvolta la banda Sarri ha perso (cosa accaduta nelle restanti 3 partite), il portiere avversario non ha mai dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco.
Un sintomo, questo, oltre che di scarsa reazione alle difficoltà, anche di problemi nell’andare in gol una volta che gli avversari si mettono a difesa del risultato acquisito. Se a questo aggiungiamo l’infortunio occorso a Mattia Zaccagni, le non perfette condizioni di Castellanos ad inizio stagione, per non parlare della mononucleosi che ha debilitato Gustav Isaksen, costringendo il danese a saltare metà preparazione e a tornare disponibile per uno spezzone di partita solo il 14 settembre scorso, il cerchio si chiude.
Sarri insiste: la Lazio punta lo svincolato di lusso
Non è un mistero poi che, a dispetto delle correttissime e forse un po’ ‘aziendaliste’ dichiarazioni di facciata, il tecnico di Figline Valdarno avrebbe voluto che arrivasse qualcosa dal mercato. Ipotesi stroncata sul nascere dai noti problemi di natura finanziaria, che hanno di fatto costretto il club a non poter comprare alcun calciatore.

Fortunatamente il rientro dal prestito di Mattia Cancellieri ha già prodotto i suoi dividendi, con l’ex Parma mattatore dell’incontro dell’Olimpico contro il grande ex Baroni. In vista di gennaio però, Sarri ha già chiesto al club di fare il possibile per accontentarlo.
Sfumato definitivamente Daghim, passato dal Salisburgo al Wolfsburg, l’ex allenatore di Napoli e Juve avrebbe fatto il nome di un pupillo già allenato nella comunque felice esperienza all’ombra del Vesuvio. Nel triennio azzurro Sarri ha valorizzato forse più di chiunque altro un certo Lorenzo Insigne, che poi avrebbe interrotto, nell’estate del 2022, il suo matrimonio con la città del cuore accasandosi al Toronto FC con un ricco contratto pluriennale.
Ora che, dallo scorso 1 luglio, l’ex Capitano del Napoli è svincolato, Sarri vorrebbe provare a riportare in Italia uno dei protagonisti della vittoria di Euro 2020 dell’Italia di Mancini. Resta da capire se i vincoli che tanto hanno condizionato la società sul mercato, stiano per cadere. O siano già caduti. Se dovesse arrivare il tanto sospirato via libera, il vulcanico allenatore toscano spingerebbe a tutta col patron Lotito per riportare in Serie A il talento napoletano.





