Senza una regista tecnico come Calhanoglu, l’Inter potrebbe passare a un mediano più fisico e dinamico… a uno come Ederson dell’Atalanta.
Che Chivu non sia propriamente un amante del play schierato davanti alla difesa, lo si era capito anche negli ultimi mesi a Parma. Ai registi bravi nella costruzione, con compiti di difesa posizionale e dediti al passaggio lungo o al disimpegno di classe, il romeno preferisce i mediani fisici, bravi nel pressing e nel gioco di rottura. Ed Ederson potrebbe essere un profilo molto gradito. Non è un centrocampista qualsiasi, il giocatore della Dea: è un guerriero, uno che, oltre a correre e recuperare palloni, sa anche impostare e inventarsi la giocata.
All’Inter potrebbe appunto occupare il ruolo che è finora stato di Hakan Calhanoglu. E ciò vorrebbe dire però cambiare gioco. L’Inter dovrebbe insomma imparare a giocare senza un play classico, affidandosi a un box-to-box che predilige buttarla sul fisico, sulla dinamicità e sulla resistenza. In teoria, Ederson piace a tutti: dirigenti, allenatore, tifosi… Ma ha un prezzo parecchio alto. Ultimamente, dall’Atalanta hanno fatto capire di valutarlo 60 milioni.
Ma l’Inter non si è arresa. La speranza è quella di poter abbassare le pretese dei bergamaschi di almeno una quindicina di milioni. Dovendo fare i conti con l’addio probabile di Calhanoglu, Marotta potrebbe aver già pensato a una strategia. Dalla cessione del turco, l’Inter punta a incassare circa 35 milioni. Ma a centrocampo potrebbe uscire anche un altro nome. Uno fra Asllani e Frattesi.
E l’idea potrebbe anche essere quella di usare proprio uno dei due come contropartita. Sia l’albanese che l’ex Sassuolo non sono sgraditi alla Dea, anche se non c’è mai stata chiara apertura all’inserimento di contropartite. Asllani potrebbe essere valutato sui 15 milioni. Frattesi sopra i 30. Inoltre, liberandosi del peso a bilancio di Calhanoglu, l’Inter potrebbe anche gestire la spesa di circa 45 milioni, più altri 5 netti all’anno di ingaggio, anche in base al fatto che il ragazzo può usufruire dello sconto fiscale per i lavoratori impatriati, valido fino al 2031. Ciò significa che, pur avendo uno stipendio netto di 5 milioni, il suo costo lordo per l’Inter sarebbe molto più basso rispetto a un giocatore senza agevolazioni.
In pratica, il club dovrebbe mettere in conto circa 6 milioni in più rispetto a Calhanoglu: una spesa sostenibile grazie allo sconto fiscale. E se davvero ci sarà un’altra uscita a centrocampo, l’Inter avrà altro spazio salariale da poter sfruttare.
E, attenzione: se il sogno Ederson dovesse svanire, ci sono già alternative. Non tutte entusiasmano allo stesso modo: Rovella convince e non convince ma costa comunque carissimo… Angelo Stiller dello Stoccarda piace di più, ma pure lui costa parecchio ed è già nel mirino del Bayern Monaco. Vuoi vedere che alla fine Marotta decide che è meglio tenersi in rosa il turco?
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