La penalizzazione del Napoli è una voce che gira con insistenza in queste ore: cosa c’è di vero e cosa rischiano i campioni d’Italia di Conte e De Laurentiis
Il presidente dei partenopei è stato rinviato a giudizio per quanto riguarda la vicenda relativa agli affari Osimhen e Manolas, con plusvalenza sospette e la mente che è tornata subito a quanto accaduto con la Juventus di Paratici, Agnelli e Nedved. Ci sono delle sostanziali differenze.

Che non sia un momento facile per il Napoli è cosa risaputa, basti vedere quanto è successo con Antonio Conte negli ultimi giorni. Il tecnico dei campioni d’Italia è “fuggito” a Torino durante la sosta per le nazionali, cercando di far calmare le acque dopo gli sfoghi degli ultimi periodi. Nel frattempo, però, gli Azzurri devono fare i conti con i problemi di Aurelio De Laurentiis, rinviato a giudizio per l’accusa di falso in bilancio dal GUP del Tribunale di Roma. Lui, assieme all’Ad Andrea Chiavelli e al club azzurro hanno ricevuto l’accusa di aver ‘gonfiato’ plusvalenze in due operazioni di mercato: Manolas, acquistato dalla Roma nel 2019 per 36 milioni di euro, con Diawara ai giallorossi per 21 milioni, e l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 per 71 milioni.
Il nigeriano venne pagato anche con l’inserimento del portiere (all’epoca 35enne) Karnezis e tre giovani del vivaio napoletano (per un totale di una 20ina di milioni di euro). L’udienza preliminare è fissata al 2 dicembre 2026, con tempistiche quindi ancora lunghe.
Il rinvio a giudizio di De Laurentiis non espone il Napoli al rischio penalizzazione: tutte le differenze con la Juve
Il paragone con la Juventus per quanto riguarda il processo sportivo che portò nel 2023 ad una penalizzazione di 10 punti in classifica è scattato spontaneo. In realtà le situazioni sono ben diverse e il Napoli in questo momento non rischia nessuna decurtazione di punti.

La giustizia federale ha già archiviato la questione Napoli e il procuratore Chiné anche in questo caso non ha ravvisato nessuna documentazione aggiuntiva tale da riaprire il caso. Un esito dunque completamente diverso rispetto a quanto accaduto alla Juventus. La differenza sta nel fatto che nel processo “Prisma” era stato accertato un ricorso reiterato alle plusvalenze da parte dei bianconeri, tanto da costituire un sistema fisso, cosa che non è accaduta con il Napoli. Ora dovrà vedersela De Laurentiis con la giustizia italiana il prossimo anno.





