Zlatan Ibrahimovic non è affatto sicuro di rimanere al Milan: le ultime notizie sono una vera mazzata per l’ex attaccante.
Il Milan si è messo alle spalle il periodo difficile e vuole provare a giocarsi le ultime chances per reinserirsi nella corsa al quarto posto. Le due vittorie contro Lecce e Como, arrivate in rimonta, hanno ridato ossigeno all’ambiente rossonero: ora il Diavolo è a sei punti dal quarto posto attualmente occupato dal Bologna, anche se le squadre da superare per ottenere la qualificazione in Champions sono ben cinque.

Sul campo la truppa di Conceicao sta provando a ricompattarsi per affrontare al meglio un finale di stagione che prevede anche un’appassionante semifinale di Coppa Italia contro l’Inter. Fuori dal rettangolo di gioco, però, il club di via Aldo Rossi si prepara ad affrontare dei cambiamenti importanti in vista del prossimo anno.
Oltre che dell’improbabile conferma dell’allenatore portoghese, salvo miracoli in questi mesi che mancano alla fine del campionato, si sta parlando molto anche della posizione di Zlatan Ibrahimovic. La gestione dell’ex attaccante – che oggi ricopre il ruolo di Senior Advisor di RedBird – non è piaciuta a molti tifosi e la sua partenza è un’ipotesi reale.
Non c’è pace al Milan: che mazzata per Ibrahimovic
Ibrahimovic non era presente a San Siro per la sfida contro il Como, vinta dai rossoneri 2-1 dopo essere passati in svantaggio nel primo tempo. Ufficialmente Zlatan mancava per febbre, ma dalle voci che arrivano da Milanello sembra che il superconsulente di Cardinale sia ormai disilluso e dato per partente.

Come riportato anche dal quotidiano La Repubblica, infatti, il Milan è da tempo sulle tracce di un nuovo direttore sportivo: il nome più gettonato è quello di Fabio Paratici, oggi consulente esterno del Tottenham. Il prossimo luglio scadrà la squalifica per il caso plusvalenze e l’ex Juve potrà quindi tornare a svolgere il ruolo di ds in un club.
Nel frattempo Ibrahimovic deve fare i conti anche con un affondo arrivato da uno degli uomini che hanno fatto grande il Milan nei decenni scorsi. Ariedo Braida, direttore sportivo del Milan per ben 27 anni, ha chiaramente detto che Zlatan non può essere considerato un “punto di riferimento” per il club. “Ibrahimović non ha ancora le capacità e l’esperienza per essere quest’uomo forte – ha aggiunto Braida – capace di guidare il club, è solo un comunicatore”.