In arrivo un problema in più per Luciano Spalletti e la sua Juventus: Teun Koopmeiners ora diventa un caso e dopo Napoli è davvero tutto da rifare
Il giocatore olandese è stato rimesso al centro del progetto da Luciano Spalletti, ma in un ruolo completamente diverso rispetto al passato. Il problema è che appena si è alzato il livello non c’è stata storia: l’ex atalantino continua ad essere un mezzo oggetto misterioso a Torino.

La sfida del Diego Armando Maradona contro il Napoli ha lasciato degli strascichi in casa Juventus. La sconfitta di misura per 2-1, cela però un significato più profondo, visto che la differenza delle due squadre è sembrata andare oltre i gol incassati dai bianconeri. Spalletti ha fatto delle scelte discutibili all’inizio, lasciando in panchina tutte le punte e affidandosi a Yildiz e Conceiçao davanti, una coppia senza logica. Conte è stato bravo ad approfittarne e alla fine si è portato a casa tre punti pesantissimi per la lotta Scudetto.
Da quando è arrivato a Torino, Luciano Spalletti ha provato ad “inventarsi” qualcosa per risollevare le sorti del gruppo. In realtà per ora non sembra aver messo ancora a fuoco le necessità della rosa, come ad esempio l’esperimento di Koopmeiners posizionato da braccetto difensivo, capace sì di impostare in modo pulito con il sinistro, ma inguardabile quando c’è da marcare.
Tegola Koopmeiners, tutto da rifare per Spalletti
Koopmeiners è stato sovrastato dagli attaccanti del Napoli, in particolar modo da Neres, che aveva completamente un altro passo rispetto a lui. Il tentativo di Spalletti di metterlo più indietro era spiegato anche dal fatto di dargli maggiore tempo per l’impostazione, ma questo tipo di soluzione può essere praticabile solo ed esclusivamente contro avversari alla portata e di caratura inferiore. Il Napoli ha dimostrato che non si può improvvisare, in una zona così delicata, un giocatore in un ruolo innaturale.

D’altronde nell’Atalanta Gasperini utilizzava Koopmeiners addirittura da trequartista, nonostante fosse arrivato dall’Olanda in Italia con le stigmate del centrocampista centrale. Le sue migliori doti sono state sempre quelle dell’inserimento e della conclusione in porta con il sinistro, cosa che con la Juve non si è quasi mai vista. Ora con questa bocciatura ci si domanda dove potrà essere impiegato in futuro da Spalletti, fermo restando che la cessione a gennaio può sempre essere un’opzione percorribile.





