Il Napoli nella bufera per le parole di Antonio Conte: l’ultima notizia a riguardo ha fatto gelare il sangue ai tifosi azzurri. Cosa sta succedendo con De Laurentiis
La squadra campione d’Italia in carica ha sofferto terribilmente in questo avvio di stagione, anche fiaccata dagli infortuni di Lukaku e De Bruyne. Così, per Conte, non si può andare avanti ed urge una netta inversione di tendenza. Per ora comunque niente dimissioni.
Il Napoli sta attraversando una crisi che nessuno si aspettava. Doveva essere la schiacciasassi di questa stagione, dopo aver vinto il titolo lo scorso anno e con una campagna acquisti di tutto rispetto, da circa 200 milioni di investimento. Per ora, però, molti dei nuovi arrivati non hanno funzionato, si sono rivelati poco utili, come Lucca, Beukema, De Bruyne e lo stesso Hojlund ultimamente.
Ma come uscire da questa debacle continua? L’ipotesi che si stava palesando all’orizzonte di Castelvolturno erano le dimissioni di Antonio Conte. La sconfitta contro il Bologna non è andata giù al tecnico leccese, che nel post partita ha tuonato: “Non voglio accompagnare un morto”. Perdere ci sta ma contro la squadra di Italiano è stato un monologo da parte dei padroni di casa, un k.o. senza storia. Questo ha portato ad un problema di umore all’interno dello spogliatoio, con qualche avvisaglia che si era avuta anche in Champions League.
Napoli avanti con Antonio Conte: il presidente De Laurentiis chiarisce tutto
De Laurentiis ha però smentito categoricamente tutte le voci sul possibile addio immediato di Conte. Su X, il presiente ha scritto: “Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte. Io amo molto i social perché sono un modo contemporaneo e veloce di far viaggiare i pensieri. Ma voi sapete che non sempre i pensieri sono giusti o condivisibili”. Per ora si va avanti tutti insieme, si pianificheranno nuovi investimenti a gennaio sul mercato, per andare a coprire quelle falle della rosa che ancora sono piuttosto evidenti.
Di certo serve però una rapida inversione di tendenza, cercando di capire quello che potrà essere il futuro anche a medio lungo termine. Conte non dura molto nelle piazze in cui lavora, anche per il modo di spremere i giocatori e di pretendere il massimo da loro. In ogni caso bisogna arrivare a giugno nel migliore dei modi.
