Il tecnico di Grugliasco, artefice del miracolo Roma prima in classifica, è ancora un cruccio per molti addetti ai lavori in orbita Juve
C’è stato un momento, durato forse lo spazio di tre giorni, in cui la Juve ci ha provato. In ritardo magari, ma forte di un fascino ancora esercitabile nel cuore e nell’animo di un uomo che ha avviato la sua carriera da tecnico proprio a Torino sponda bianconera.

Forse in pochi ricordano che Gian Piero Gasperini, prima di iniziare ad allenare a Crotone, è stato per ben 9 anni nel settore giovanile della Juve. Facendo tutta la trafila come tecnico fino ad arrivare alla Primavera, allenata dal 1998 al 2003.
Nei suoi trascorsi da giocatore c’era stata già una parentesi con la ‘Vecchia Signora’, proprio all’alba della sua carriera da calciatore, senza però riuscire mai ad esordire in Serie A: solo presenze in Coppa Italia, ben 9, per l’ex centrocampista classe ’58.
Assurto ad allenatore di primissima fascia grazie allo straordinario percorso fatto in 9 anni con l’Atalanta (portata da matricola in lotta per la salvezza a big d’Europa con le tante qualificazioni in Champions League e con la vittoria dell’Europa League nel maggio 2024), Gasperini si era in qualche modo promesso alla Roma al termine di mesi di un estenuante casting del club giallorosso per l’erede dell’ottimo Claudio Ranieri.
Il mister piemontese, dopo il famoso incontro alle porte di Firenze con lo stesso Sir Claudio e con l’allora DS Florent Ghisolfi, si era preso alcuni giorni di tempo prima di dare la sua risposta. Pur avendo già dato il suo sì di massima, nulla era ancora ufficiale.
Proprio in questo momento – a causa del clamoroso dietrofront di Antonio Conte che, da promesso sposo (di ritorno) bianconero, aveva invece deciso di restare a Napoli – si era clamorosamente riaperta la pista Juve.
Gasperini alla Juve, il tentativo di Comolli e la fumata nera
Tutti i siti specializzati di mercato si erano affrettati a riportare la notizia di un tentativo last minute della nuova dirigenza bianconera per ottenere il sì di un profilo prestigioso, anche seguito in passato, ma poi in qualche modo ‘scartato’ a favore di Conte.

Alcuni farebbero addirittura risalire al tardivo pressing della Juve sul vate di Grugliasco i primi segni di una sostanziale delegittimazione di Igor Tudor, rimasto (secondo la stessa interpretazione) più per mancanza di alternative di livello che per altro.
Come noto, Gasperini mantenne la parola data a Ranieri, decidendo di sposare la causa giallorossa. E lasciando di sasso la Juve, forse ancora convinta di riuscire ad esercitare, al di là dei tempi, un fascino che potesse andare oltre un impegno preso.
“Mister Gasperini, mi spieghi perché dovrei sceglierla come allenatore della Juventus. Mi convinca”.
— Graziano Carugo Campi (@CampiMinati) November 9, 2025
Il post, invero polemico, apparso sul profilo X del giornalista Graziano Carugo Campi, uno dei massimi esperti di faccende bianconere, la direbbe lunga sul tentativo un po’ goffo fatto dal nuovo DG bianconero Comolli nel convincere Gasperini ad accettare in extremis la proposta della Juve.
Sarebbe infatti opinione diffusa che il dirigente francese non sia stato particolarmente colpito dall’ex allenatore della Dea. A differenza del predecessore Cristiano Giuntoli, che invece avrebbe fatto carte false pur di portare Gasp a Torino.





