Si è consumata nei giorni scorsi l’assemblea degli azionisti della Juventus. Non è mancata una critica importante per un dirigente bianconero
Sono giorni di grande fermento in casa Juventus sia in campo che in società. Venerdì, proprio il giorno prima del derby contro il Torino, si è infatti consumata l‘assemblea degli azionisti del club.

Si è trattato di una giornata lunga, intensa ed estremamente densa di contenuti per il mondo juventino. All’Allianz Stadium, dopo ben sette ore, è terminata l’assemblea a margine della quale è stato approvato il bilancio al 30 giugno 2025, che ha chiuso con una perdita di circa 57 milioni, con il 99,98% di voti a favore.
Questi gli altri punti chiusi in giornata come evidenziato dalla nota ufficiale della società piemontese:
“• Nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2025/2026 – 2027/2028, Gianluca Ferrero confermato Presidente
• Approvata la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
• Approvata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie e l’integrazione del corrispettivo degli incarichi affidati alla società di revisione
• Approvata la proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega ad aumentare, a pagamento, il capitale sociale ex art. 2441, comma 4, secondo periodo, cod. civ., nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente
• Approvata la modifica dello Statuto sociale per introdurre la figura del Dirigente Preposto ESG”.
Nominato quindi il nuovo Cda del quale farà parte anche Damien Comolli, dirigente francese arrivato a Torino nei mesi scorsi, ed ora pronto a caricarsi di ulteriori responsabilità.
Juventus, Comolli nel mirino: “All’assemblea è stato rimproverato”
Prosegue quindi il momento di grandi novità e cambiamenti per una Juventus desiderosa di tornare a brillare sia come club che in campo dal punto di vista strettamente sportivo.

In questo senso è arrivata la scelta di affidarsi a Luciano Spalletti, uomo di grande cultura calcistica che avrà bisogno di tempo, comprensione e di tutto il supporto della società.
Un club che passa sempre di più anche da una figura come quella di Comolli, che però è finito nel mirino di una critica in particolare a margine dell’Assemblea dei giorni scorsi.
In questo senso su X il giornalista Fabio Ravezzani non ha usato mezze misure, e sul suo profilo ha scritto: “All’assemblea soci Juve è stato rimproverato a Comolli di non parlare una sola parola d’italiano dopo 5 mesi. Mai una critica s’è rivelata più legittima e fondata. Qualsiasi manager di grande azienda per prima cosa impara la lingua della nazione dove deve operare”.





