Il club pugliese, reduce da due vittorie consecutive senza subire gol, potrebbe alzare l’asticella delle sue ambizioni: arriva a gennaio
La classifica del campionato cadetto, si sa, è tradizionalmente corta. Sono davvero poche le squadre che possono dire, tanto ad inizio stagione quanto alla fine della stessa, di essere lontane dalla zona Playoff e contemporaneamente sufficientemente tranquille da non dover disputare il Playout.

Spesso basta inanellare tre-quattro risultati positivi di fila per alzare legittimamente le aspettative tanto del gruppo squadra quanto della stessa piazza. Figuriamoci poi se la striscia positiva (tra l’altro ancora aperta) viene fatta da un club che ha una fame di Serie A davvero importante.
Dopo aver sfiorato (mancava solo un minuto alla fine del recupero) il salto nel massimo campionato nel giugno del 2023 – quando il cagliaritano Leonardo Pavoletti fece piangere una città intera – il Bari l’anno successivo ha vissuto da vicino l’incubo della retrocessione in C. Provvidenziale fu, per le coronarie del popolo biancorosso, il successo nella doppia sfida di Playout contro la Ternana, che curiosamente l’anno successivo avrebbe poi perso contro il Pescara lo spareggio per tornare in cadetteria.
Tornano all’attualità del club pugliese, dopo essersi posizionata giusto al nono posto (il primo che non dà diritto a disputare i Playoff) nella scorsa stagione, quest’anno i ‘Galletti’ sono partiti a rilento. Prima dell’affermazione contro il Mantova dello scorso 26 ottobre, a cui è seguita la convincente vittoria contro il Cesena domenica scorsa, la situazione di classifica era abbastanza pericolosa. Ora, come anticipato, già si potrebbe invece puntare all’ottavo posto del Catanzaro, distante solo 3 punti.
Bari, ecco il bomber per tenere vivo il sogno Serie A
Pur avendo, nelle ultime due vittoriose uscite, registrato a dovere la difesa (che non ha subìto gol) restano irrisolti i problemi offensivi di una squadra che nelle prime 10 giornate ha realizzato solo 10 reti. Una a partita, insomma.

Le soluzioni del problema sono già al vaglio della dirigenza, che ha già aperto un doppio dialogo milanese con Inter e Milan per la concretizzazione di un paio di calciatori in prestito (il terzino Matteo Cocchi dalla Beneamata, mentre dai rossoneri potrebbe arrivare uno tra Torriani, Sia o Sala), anche se nell’agenda di mercato mancherebbe un attaccante. Uno vero. Uno in grado di avere un rendimento vicino a quello fenomenale di Pio Esposito l’anno scorso allo Spezia. Il profilo pare esser stato trovato.
Approfittando della necessità dei pugliesi (ma soprattutto del rapporto familiare tra i due club), il Napoli potrebbe venire in soccorso al club di Luigi De Laurentiis girandogli in prestito Giuseppe Ambrosino, il giovane classe 2003 che ultimamente, causa moria di infortuni tra gli azzurri, si è ritagliato anche una manciata di minuti in Serie A.
Cercato in estate anche da Sampdoria e Verona, l’ex Frosinone è rimasto alla casa madre soprattutto a causa del lungo infortunio di Romelu Lukaku. Ora che il belga è prossimo al rientro, e con l’avvicinarsi della sessione di gennaio, il patron Aurelio potrebbe fare un gradito regalo al figlio. Dirottando in prestito secco fino a fine stagione il nativo di Procida.





