Il tecnico dei biancocelesti si attende dei colpi di mercato nella prossima sessione invernale di scambi: doppio affare in vista
Recuperare lo spirito. La propria identità. La voglia di combattere, quella che era mancata in tante situazioni di inizio stagione, quelle che avevano visto la Lazio incapace di ribaltare il punteggio una volta andata sotto.
Questo il richiamo che Maurizio Sarri aveva fatto alla squadra nella settimana che ha preceduto l’impegno casalingo contro la Juve, una partita a cui i biancocelesti sono arrivati più incerottati che mai. Nonostante l’insperato recupero di Mattia Zaccagni, il tecnico di Figline Valdarno ha dovuto infatti fare a meno – solo restando ai titolari certi – di Nuno Tavares, Nicolò Rovella, Taty Castellanos e Matteo Cancellieri, l’uomo più in forma.
Massimizzando il concetto di fare ‘di necessità virtù’, il mister toscano ha messo in campo una squadra affamata, vogliosa di fare risultato ad ogni costo contro una Juve scesa a Roma bisognosa di punti almeno quanto i capitolini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: la Lazio ha meritato la vittoria conquistando una vittoria tanto importante quanto fatale (è notizia di stamane) per Igor Tudor, sollevato dal suo incarico come tecnico della ‘Vecchia Signora‘ dopo la terza sconfitta in appena sette giorni.
Tornando ai problemi comunque esistenti e tristemente attuali provenienti dall’infermeria di Formello, per ora Sarri dovrà arrangiarsi con le risorse a sua disposizione, ma il mercato di gennaio – atteso come una manna dal cielo dall’allenatore ex Napoli – si avvicina ormai a grandi passi.
Sarri bussa alla porta di Lotito: ha chiesto due colpi
Risolti, quanto meno con l’inizio del nuovo anno, i problemi relativi all’indice di liquidità del club che avevano impedito ai capitolini di effettuare delle operazioni in entrata in estate, Sarri ha già preparato una mini lista di acquisti da concludere a gennaio.
Lo svincolato – e vecchio pallino del tecnico, che lo ha avuto alle sue dipendenze nel triennio all’ombra del Vesuvio – Lorenzo Insigne e il centrocampista del Torino Ivan Ilic, messo ai margini da Marco Baroni, sono le richieste che Maurizio Sarri intende fare al suo vulcanico patron.
Per quello che riguarda l’ex Capitano del Napoli, i problemi per la fumata bianca potrebbero derivare unicamente dalle richieste economiche avanzate dall’entourage del fantasista dopo il divorzio dal Toronto FC. Difficile infatti che Insigne non possa essere affascinato e stimolato dal tornare a lavorare con l’allenatore che forse lo ha più valorizzato in carriera.
Differente il discorso sul classe 2001 serbo. Titolare di un contratto in scadenza a giugno 2027, pagato la bellezza di 16,5 milioni dal Verona nell’estate del 2023, Ilic non può lasciare il club granata a prezzo di saldo nonostante la sua evidente subalternità nel progetto tecnico di Baroni. Il pericolo di registrare a bilancio una sanguinosa minusvalenza potrebbe essere motivo sufficiente, per il presidente Urbano Cairo, per non fare sconti sul cartellino del suo giocatore.
