Il club biancoceleste continua ad essere tormentato dall’incredibile situazione dell’infermeria: Sarri non sa più a che santo votarsi
Una stagione all’insegna della passione. E dei continui ostacoli che in modo diabolico continuano a frapporsi tra Maurizio Sarri e il calcio che si vorrebbe mettere in campo. Il tutto al netto di una situazione già partita con una buona dose di handicap pochi giorni dopo il ritorno nella Capitale del Comandante, quando emerse ufficialmente l’impossibilità di fare mercato in entrata.
La sfortuna – sebbene qualcuno inizi a sostenere che dietro ci sia dell’altro – si è accanita contro la rosa della Lazio, vittima di una serie di infortuni a catena che ha dell’incredibile. Tutto è iniziato dalla debilitante mononucleosi – non un problema fisico in senso stretto, per lo meno non a livello muscolare – che ha colpito Gustav Isaksen nel bel mezzo del ritiro.
La prolungata indisponibilità del danese, tanto prezioso per Marco Baroni lo scorso anno, ha solo anticipato ciò che sarebbe accaduto a tanti compagni o sul campo rizollato di Formello o in occasione di altre gare di campionato.
Il bollettino degli infortuni era partito con Lazzari e Vecino: le prime comunicazioni ufficiali li davano affaticati, salvo poi scoprire che entrambi erano le prese con una lesione di primo grado. Poi è toccato a Nicolò Rovella, affetto da una pubalgia cronica che lo ha costretto ad un’operazione.
La maledizione ha poi colpito Mattia Zaccagni, sofferente per una lesione agli adduttori della gamba sinistra, e Taty Castellanos, che nel corso di un allenamento durante la sosta ha rimediato una lesione di secondo grado del retto femorale della coscia destra che lo avrebbe costretto ad uno stop quantificabile in 45-60 giorni. E questo solo per restare ai problemi fisici dei titolari.
Ennesimo infortunio e Lazio decimata: dramma Sarri
L’ultimo big in ordine di tempo costretto a fermarsi è stato Matteo Cancellieri, autore di tre degli ultimi sei gol della Lazio in campionato. Lesione al flessore sinistro per il mattatore del match dell’Olimpico contro il Torino, e altra defezione importante per Sarri in vista dei prossimi impegni. Il bollettino medico si arricchisce così di un nuovo stop, col tassametro che da luglio continua inesorabilmente a correre alla voce ‘infortuni’.
Come si evince dal dettagliato resoconto dell’infermeria, si tratta del sedicesimo infortunio da luglio. Addirittura il nono di natura muscolare in poco più di tre mesi. Un dato allarmante che, come riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero‘, mai si era registrato prima nella gestione del preparatore atletico Davide Losi, storico collaboratore dell’allenatore toscano.
Le domande sospettose aleggiano ormai da tempo sia nella testa dei tifosi che in quella della proprietà. Certamente non ci si può appellare alla sola sfortuna per giustificare una tale abbondanza di guai fisici. Sia la preparazione fisica che la citata scelta – forse poco opportuna – di rizollare i campi del centro di allenamento poco prima del ritiro estivo hanno avuto la loro importanza nel determinare una tale situazione.
