Il club nerazzurro ha ricucito quasi del tutto lo strappo dalle prime, ma per la prossima importante gara mister Chivu ha un problema in più
Forse, sebbene sul momento la delusione provata sia stata enorme, la beffa di Torino era necessaria. Quasi ‘obbligatoria’ per correggere i difetti, intervenendo sia tatticamente che a livello psicologico su un gruppo ancora provato dalle fatiche e dalle amarezze della scorsa stagione.
Forse la cocente sconfitta patita in rimonta dalla Juve all’Allianz Stadium sarà ricordata come il primo punto di svolta della gestione Cristian Chivu, il giovane tecnico rumeno chiamato al proscenio dopo la separazione lampo consumata dal club nerazzurro con Simone Inzaghi 4 giorni dopo la sconfitta in finale di Champions League.
A supporto della nostra tesi, basta vedere il ruolino di marcia dell’Inter dalla gara con la Juve in avanti. Nove punti in tre gare di campionato con otto gol fatti e due subiti; sei punti in due sfide di Champions con cinque gol fatti e la porta lasciata immacolata.
Nella serie positiva aperta c’è lo zampino anche di Lautaro Martinez, il Capitano partito coi giri del motore bassi e poi tornato ad essere il ‘solito’ trascinatore del gruppo: quattro sono le reti realizzate dall’argentino nel citato parziale post-Juventus della compagine meneghina.
Proprio il ‘Toro’ è ovviamente elemento imprescindibile per il mister ex Parma, che gli ha concesso anche dei minuti aggiuntivi di riposo in alcune gare in cui il risultato era ormai acquisito. In vista del difficile impegno che attende l’Inter alla ripresa delle operazioni dopo la sosta (la trasferta dell’Olimpico contro la Roma capolista), l’allenatore potrebbe però esser costretto a rivedere i suoi piani. Per lo meno nella decisione di far scendere in campo il suo bomber dal primo minuto.
Lautaro Martinez, volo spostato: guai in vista per l’Inter
Come annunciato nei giorni scorsi infatti, l’Argentina di Lionel Scaloni – di cui ovviamente Lautaro fa parte nella lista dei convocati – ha modificato i suoi programmi per cause non dipendenti dalla propria volontà. L’amichevole col Portorico, originariamente prevista al ‘Soldier Field’ di Chicago, negli USA, lunedì 13 ottobre, è stata spostata a martedì 14 ottobre al ‘Chase Stadium’ di Miami per ragioni di ordine pubblico.
Questo determinerà ovviamente uno spostamento di 24 ore in avanti di tutta la delegazione albiceleste verso le rispettive destinazioni di ritorno. Che nel caso del bomber nerazzurro era ed è il centro di allenamento di Appiano Gentile.
Non è difficile intuire come un ritardo di un giorno nella tabella di marcia – con la gara dell’Olimpico prevista sabato 18 ottobre – potrebbe comportare uno stress non indifferente per il giocatore. Che a stento smaltirebbe l’inevitabile jet-lag.
Pur essendo abbastanza certo di poter contare sul calciatore anche se rientrato da poche ore, Chivu già riflette – anche alla luce del successivo impegno di Champions, previsto per martedì 21 in casa dell’Union Saint-Gilloise – sull’opportunità di dare un turno di riposo all’attaccante. O quanto meno di farlo partire dalla panchina. Non esattamente il massimo in vista della sfida ad una squadra che vanta la miglior difesa del campionato con due soli gol al passivo…
