Emerge un retroscena riguardo l’allenatore bianconero Igor Tudor. Le parole lasciano tutti a bocca aperta.
L’avventura di Igor Tudor in casa Juventus vive un periodo davvero di grosse difficoltà. L’allenatore bianconero era partito bene ma ora sembra anch’egli aver perso la quadra, sulla scia del suo predecessore Thiago Motta e siamo ora al quinto pari consecutivo. Al rientro della sosta vedremo davvero dove può arrivare la Juve di Tudor e se il tecnico riuscirà a trovare il bandolo della matassa per fare la differenza.
E pensare che in estate Tudor è stato davvero ad un passo dall’addio, per diverse settimane si è parlato del possibile ritorno di Antonio Conte a Torino ma alla fine l’allenatore di origini pugliese ha deciso di restare a Napoli dove la società gli ha fatto un mercato all’altezza delle aspettative. Insomma un intreccio tra Conte e Tudor che poteva portare a carriere ben differenti, andiamo a vedere quali.
Nel corso di un’intervista ai microfoni di Tmw Radio ha parlato il tecnico Luigi De Canio che ha lavorato con Conte ed ha rivelato alcuni retroscena riguardo il noto allenatore, diventato negli anni poi uno dei migliori in Italia e in Europa. De Canio ha raccontato di quando Perinetti lo chiamò nel 2015 e alla fine decise di chiamare anche Antonio Conte nel suo staff, raccontando cosi: “Simoni non stava bene e cosi il Siena decise di cambiare, mi chiamò ma mi disse di lavorare con il suo staff, però Ventrone consigliò di portarmi Conte e alla fine convincemmo anche Perinetti”.
De Canio e quel retroscena su Conte e Tudor
Fin dalle prime battute De Canio ha ammesso di come Conte lo ha stupito ed impressionato durante il loro incontro e l’ex tecnico ha sottolineato: “Conte mi chiamò per un colloquio e mi chiese di non utilizzarlo solo per mettere i birilli ma anche per altro. Gli dissi che sarebbe stato accanto a me a fare l’allenatore e cosi fu. Ascoltavo le sue idee, ce le scambiavamo spesso e lavorammo molto bene”.
Nel corso dell’intervista De Canio ha speso diverse belle parole per elogiare Conte ricordando che inizialmente l’attuale tecnico del Napoli si occupava di lavorare con difensori e centrocampisti e a riguardo l’allenatore ha ricordato: “Antonio era un mastino già all’epoca, lavorava con difensori e poi con i centrocampisti e ricordo anche degli scontri verbali con Tudor, giocatore che in quel momento avevo in rosa”.
Insomma un retroscena su Conte e Tudor che ora sono rivali sulle panchine ma che anche in passato sono venuti allo scontro.
