Juventus, Di Gregorio: “Quarto posto obiettivo minimo”

Juventus, Di Gregorio parla di Tudor e della passata stagione: le parole del portiere bianconero.

Dopo una stagione piuttosto faticosa, finita con la conquista della Champions League all’ultima giornata (e con qualche brivido di troppo nella partita contro il Venezia) la Juventus sta attualmente disputando un ottimo Mondiale per Club: la competizione sta mostrando una squadra diversa dall’ultima parte del campionato, con Tudor che sta ancor di più affermando la sua impronta.

di gregorio manda un bacio con la maglia della juventus
Juventus, Di Gregorio: “Quarto posto obiettivo minimo” (Foto: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

I risultati, sotto questo punto di vista, sono positivi: già centrata la qualificazione agli ottavi della competizione, che significa non soltanto lustro, ma altri diversi milioni nelle casse della società. Un ottimo punto di partenza da cui poi iniziare una nuova stagione, con un piglio decisamente diverso rispetto a quanto visto lo scorso anno.

Sul passato, sul presente e sul futuro del club bianconero è intervenuto Michele Di Gregorio, uno dei nuovi acquisti della Juventus (arrivato lo scorso anno dal Monza) e che di certo non ha deluso le aspettative.

Di Gregorio sugli obiettivi della Juventus: il portiere ha le idee chiarissime

In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, per l’edizione in stampa di oggi, Di Gregorio ha avuto modo di parlare non soltanto della scorsa stagione della Juventus, ma anche degli obiettivi futuri e di cosa ha portato Igor Tudor, confermato sulla panchina bianconera anche per la prossima stagione.

di gregorio in campo con la juventus
Di Gregorio sugli obiettivi della Juventus: il portiere ha le idee chiarissime (foto: ANSA/ EPA/OLIVIER MATTHYS)

“Credo che l’obiettivo del quarto posto fosse il minimo in campionato, ma si era complicato e a quel punto tutto è più difficile” ha spiegato il portiere, che poi ha sottolineato come la squadra si sia compattata, arrivando in America (per giocare il Mondiale per Club) con lo spirito di essere protagonisti.

Quanto a Tudor, Di Gregorio ha sottolineato come il mister abbia portato aggressività e pressing alto, con una proiezione offensiva. Siamo una squadra viva e aggressiva, tutti stanno alti e anche il portiere deve coprire più spazi. Tudor mi coinvolge nella manovra e a livello caratteriale” ha aggiunto sul suo allenatore, per cui pare spendere solo parole bellissime.

Dopo un anno in bianconero, Di Gregorio ha anche confermato quanto sia cresciuto: non soltanto perché è passata un’altra stagione, ma anche perché in una grande società come la Juventus è tutto amplificato. “In una società come questa inizi a capire che devi giocare sempre per vincere e le pressioni sono sempre più grandi. Non mi vedo cresciuto in un aspetto specifico, ma proprio a 360 gradi” ha aggiunto.

 

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