Il club rossonero, prossimo all’ennesima rivoluzione di mercato, incassa con soddisfazione la ritrovata forma del suo giocatore
Sembra quasi una regola. Una legge non scritta. Il Milan di Sergio Conceiçao – così come, in talune occasioni, anche quello di Paulo Fonseca – dà il meglio di sé solo dopo esser andato sotto nel punteggio.
Tante volte, da quando l’ex Porto ha preso le redini del’ Diavolo‘, l’undici rossonero ha reagito alla grande di fronte alle difficoltà, riuscendo a ribaltare l’esito dell’incontro. Talvolta anche in modo clamoroso, come accaduto nella finale di Supercoppa in quel di Riyadh o nella recente trasferta di Lecce, coi giallorossi avanti di due gol ma impotenti di fronte al ritorno del Milan.
Anche nell’ultima giornata di campionato, al cospetto di un Bologna in piena corsa per un posto in Champions League, il sodalizio meneghino prima è andato sotto, e poi si è scatenato.
Uno dei grandi protagonisti dell’ennesima rimonta rossonera è stato certamente Samuel Chukwueze, uno dei nuovi acquisti della scorsa estate che però, nel marasma tecnico-tattico di buona parte dell’attuale stagione, non sempre ha convinto la piazza. Per usare un eufemismo.
Chukwueze show contro il Bologna: arrivano le pretendenti
Subentrato nella ripresa al posto di Jimenez, il nigeriano ha contribuito enormemente a cambiare il volto della gara grazie ai suoi ubriacanti uno-contro-uno, culminati con l’assist per il gol dell 3-1 che ha chiuso definitivamente la contesa col club felsineo.
Arrivato a Milano per oltre 21 milioni di euro dal Villarreal – al club spagnolo, come da accordi, spetterebbero altri 7 milioni di bonus – il funambolico esterno ha fatto più fatica del previsto nella sua prima annata in Serie A.
Detto degli stravolgimenti tattici nel passaggio da una guida tecnica all’altra, l’africano è stato anche frenato da una serie di piccoli infortuni che ne hanno sicuramente condizionato il rendimento. Se però Chukwueze fosse sempre quello visto nella sua ultima esibizione casalinga, tante cose potrebbero cambiare. Per lui e per il Milan, già a caccia di tesoretti utili derivanti da una o più cessioni di livello.
‘Radio mercato’ già riferisce di possibili interessamenti da parte di alcuni club italiani nei confronti del classe ’99, formalmente legato al Milan da un contratto in scadenza a giugno 2028. Difficile, al momento, ipotizzare una sua permanenza all’ombra del Duomo sotto la guida del misterioso nuovo tecnico dei rossoneri. Molto più facile invece, dopo venerdì sera, pensare ad una cessione in Italia. Magari in prestito, tanto per non avere troppi rimpianti.
