Niente Tare né D’Amico, il Milan è pronto a spiazzare tutti nella scelta del nuovo direttore sportivo: ha 70 anni
Il Milan è pronto a chiudere nel migliore dei modi la stagione. Una stagione che, fino ad ora, non ha regalato troppe soddisfazioni ai tifosi rossoneri. L’amara eliminazione dalla Champions League e il non aver mai preso parte alla lotta Scudetto designano un’annata comunque da dimenticare.

La Supercoppa italiana è stato un momento di gioia per il tifo rossonero, ora rimane la Coppa Italia contro il Bologna a tenere alte le aspettative del popolo milanista. La partita con il Genoa, poi proprio la squadra di Italiano il prossimo 9 maggio in campionato e appena cinque giorni dopo allo Stadio Olimpico di Roma il match che decreterà il vincitore del trofeo. Nel frattempo la dirigenza di Via Aldo Rossi sta prendendo in seria considerazione una miriade di cambiamenti, a partire dalla scelta del nuovo allenatore.
Le quotazioni di Sergio Conceicao, che recentemente sta facendo molto bene, sembrano in rialzo: in realtà, però, la caccia al nuovo tecnico è già partita da tempo. Parallelamente il cruccio principale riguarda la ricerca di una figura di spicco che al momento manca nell’organigramma rossonero: il direttore sportivo. Fino a un mese fa pareva fatta l’operazione Paratici, poi sfumata clamorosamente. Ad oggi Igli Tare pare essere tra i favoriti, c’è anche l’attuale ds dell’Atalanta Tony D’Amico.
In realtà, sottotraccia, sta nascendo una suggestione a dir poco clamorosa. Uno dei personaggi più navigati ed esperti del calcio italiano che potrebbe programmare il pazzesco ritorno in Serie A, arrivando a firmare proprio con il Milan.
Milan, sorpresa per il ds: spunta l’ex Roma
Il Milan a caccia del nuovo direttore sportivo potrebbe davvero affidarsi ad una figura navigata come Walter Sabatini? A fare chiarezza ci ha pensato il diretto interessato che ai microfoni di ‘7Gold’ ha di fatto chiarito la sua posizione in merito. E nulla pare essere ancora scritto.

“Il Milan ha puntato ragazzi giovani come D’Amico e Tare, non mi permetterei mai di candidarmi. Non posso dire se mi hanno contattato”, ha detto il noto dirigente. Una dichiarazione sibillina che, in tal senso, non rappresenta una smentita. Anzi. E Sabatini non ha mai nascosto le sue intenzioni per il futuro, già a partire dalla prossima stagione: “Voglio tonare da luglio in Serie A, è la mia categoria”.
Sembra che la scelta del nuovo ds rossonero necessiterà ancora di tempo per essere ufficializzata. E a questo punto chissà che non sia proprio Sabatini la figura che manca alla dirigenza del Milan. “Il problema riguarda i fondi americani che non vedono una figura come il direttore sportivo“, ha concluso Sabatini.