Tanti stadi abbandonati al loro destino in tutta Italia e il nostro calcio va ko: non c’è solo il Flaminio, quanto spreco
La questione riguardo gli stadi da calcio e impianti sportivi vari è sempre stata una delle più spinose in Italia e non riguarda solamente le squadre di Serie A.
Mentre per la massima serie si parla di nuovi progetti per creare altri stadi o di ristrutturare quelli già esistenti, in Italia sono tanti gli impianti che sono stati iniziati e poi lasciati al loro destino senza mai essere completato. Sebbene spesso si voglia chiudere gli occhi davanti alla verità, è innegabile che il calcio italiano anche da questo punto di vista stia attraversando un periodo di profonda crisi ed è davvero abnorme la quantità di denaro sprecata per stadi mai completati.
Secondo un’indagine svolta da La Stampa in tutta Italia ad oggi sono ben 57 le opere iniziate e mai terminate, con ingenti somme di denaro che sono state sprecate e ne servirebbero altrettante per poterle completare. Secondo il noto quotidiano, per terminare tutte le strutture servirebbero almeno 520 milioni di euro, ma nessuno è pronto ad investire tale somma e per questo tali stadi rischiano di trasformarsi in fantasmi.
Come detto, gli stadi sono tantissimi e tra quelli mai completati c’è il Flaminio di Roma, anch’esso del tutto abbandonato e nessuno ha intenzione di completarlo. Il Flaminio è solo la punta dell’iceberg di una situazione davvero critica e per il nostro calcio è un danno enorme.
I dati forniti dall’indagine de La Stampa riguardo gli stadi abbandonati in Italia sono davvero scioccanti e non potrebbe essere altrimenti. Oltre alle strutture calcistiche, anche altre strutture sportive non sono mai state completate in Italia ed il primo posto è occupato dalla Sicilia dove, tra stadi, palazzetti, piscine e palestre, sono 24 le strutture incomplete per un totale di 43 strutture mai terminate solo al Sud, quindi circa il 75%.
A Giarre, invece, è presente un campo da polo mai completato ed è un cantiere aperto da 30 anni a questa parte che nessuno si permette di chiudere nonostante i 9 milioni di euro di soldi pubblici investiti dal 1985. Uno spreco abnorme che fa male al movimento sportivo e fa sanguinare il nostro paese dal punto di vista economico.
Riguardo gli stadi da calcio, invece, oltre a quelli mai completati come il già citato Flaminio, sono moltissimi gli stadi che andrebbero ristrutturati, ma i fondi per farlo non ci sono. Stando ai dati di Sport e Salute, su 76 mila impianti quelli non funzionanti sono l’8,1% del totale di cui circa il 50% al Sud che vive una situazione drammatica (anche qui Sicilia al primo posto ndr.). Insomma, il nostro calcio palesa forti difficoltà anche da questo punto di vista e non sorprende dunque che il movimento nostrano resti indietro rispetto agli altri.
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