L’esperienza del tecnico di Reggiolo alla guida del blasonato club spagnolo è ai titoli di coda: il nuovo incarico è dietro l’angolo
Anche le avventure più vincenti, i binomi più di successo, le clamorose imprese sportive condite da record che ancora resistono nei libri statistici del calcio, sono destinati prima o poi a finire. È una sorta di legge non scritta dello sport e del football, che prima o poi investe anche leggendarie figure che hanno dato lustro, oltre che al proprio lavoro, anche alla gloria della società nella quale si sono resi protagonisti di indimenticabili trionfi.

E così anche una leggenda della panchina come Carlo Ancelotti, capace di fare la storia in un club già conosciuto come il più blasonato tra tutti, sta per dire addio. Stavolta definitivamente. Dopo i primi due anni alla guida delle Merengues, quando portò in dote la tanto agognata decima Champions grazie alla clamorosa rimonta di Lisbona contro l’Atletico Madrid, l’ex centrocampista del Milan di Sacchi era infatti tornato nella Capitale spagnola nel 2021, continuando a fare quello che ha sempre fatto da quando ha intrapreso la carriera di tecnico: vincere.
Proprio nella stagione in cui, grazie all’arrivo della superstar mondiale Kylian Mbappé, il Real avrebbe dovuto consolidare la sua posizione di società dominante nel calcio spagnolo, continentale e mondiale (non casuale il riferimento alla kermesse organizzata dalla FIFA negli Stati Uniti, che prenderà il via a metà giugno), il giocattolo si è rotto. In modo fragoroso.
Umiliata dal Barcellona nello scontro diretto in campionato al ‘Bernabeu‘ e nella finale di Supercoppa spagnola a Riyadh, la ‘Casa Blanca‘ si è inchinata al grande rivale anche in Copa del Rey, perdendo l’emozionante finale di Siviglia giusto qualche giorno fa.
Ancelotti al Brasile, è (quasi) fatta: inizia subito
Ad aggravare il tutto – il Real rischia seriamente di finire l’anno senza titoli, se si eccettuano la Supercoppa europea e l’Intercontinentale che sono arrivati prima di Natale e comunque riferiti ai successi dell’anno precedente – c’è anche una Liga maledettamente complicatasi per colpa del ‘solito’ Barcellona: 4 punti di distacco a 5 gare dalla fine con lo scontro diretto da giocarsi nell’infuocata casa dei catalani.

Nonostante le smentite di rito, Florentino Perez avrebbe realmente rotto gli indugi non solo sul futuro del suo amato allenatore, ma anche sul presente, se consideriamo il prossimo Mondiale per Club come competizione facente parte della stagione in corso.
🚨🇧🇷 Carlo Ancelotti will be among the best paid national team head coaches with deal valid from June 2025.
The staff is being discussed with Brazil Federation. pic.twitter.com/p0dsmPSPvx
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 28, 2025
Come assicurato dall’esperto di mercato Fabrizio Romano, Ancelotti starebbe limando gli ultimi dettagli per assumere l’incarico di CT del Brasile dal giugno 2025. Manca solo la definizione sulla composizione dello staff, e poi arriverà la tanto agognata firma, che renderà il mister italiano uno degli allenatori più pagati a livello di selezionatore di una rappresentativa nazionale.
Il grande corteggiamento, iniziato nel 2023 ed inizialmente gentilmente respinto da un pur lusingato Ancelotti, sta finalmente per compiere la sua parabola. Con buona pace della Roma, club in cui Carletto giocò per ben 8 stagioni da calciatore, che sognava il romantico ritorno, a 38 anni di distanza, nelle vesti di prestigioso erede di Claudio Ranieri.